ASSESSMENT E CERTIFICAZIONE

Il protocollo CPO
Il protocollo di certificazione Conflict-Positive Organization considera tre dimensioni e dodici aree nel loro rapporto con la gestione delle relazioni interpersonali all'interno dell'Organizzazione.
L'audit utilizza uno schema di analisi a punti per ciascun'area e il punteggio totale determina il raggiungimento dei requisiti minimi previsti per la certificazione.
Alcune aree hanno una rilevanza maggiore e la soddisfazione dei loro requisiti costituisce una condizione essenziale per l'ottenimento della certificazione, altre sono richieste solo in presenza di specifiche condizioni (ad esempio la pianificazione del passaggio generazionale).
Le linee guida del protocollo rappresentano uno schema per l'efficace impostazione organizzativa e di people management nella gestione dei conflitti e, ancor prima, nella creazione delle condizioni per un clima positivo e collaborativo e si adattano a qualunque tipo di organizzazione di persone, sociale o produttiva, e di qualunque dimensione, dallo studio professionale alla multinazionale, all'ente pubblico territoriale.
Le altre certificazioni di responsabilità sociale
Prima di CPO non esisteva una certificazione specifica che considerasse la gestione dei conflitti interni alle organizzazioni. Tuttavia altre norme hanno incluso la gestione delle crisi nelle relazioni fra i dipendenti all'interno dei propri protocolli soprattutto in considerazione degli effetti prodotti rispetto all'obiettivo di certificazione.
La certificazione ISO 45001 sulla salute e sicurezza sul lavoro, che è una delle certificazioni più importanti per le organizzazioni, richiede che le organizzazioni identifichino e gestiscano i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, inclusi i rischi psicosociali, come lo stress lavoro-correlato e il bullismo sul posto di lavoro. Poiché i conflitti possono avere un impatto significativo sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, le organizzazioni certificate ISO 45001 dovrebbero sviluppare politiche e procedure per prevenire e gestire tali conflitti.
La certificazione SA8000 sulla responsabilità sociale delle imprese richiede anche la prevenzione del bullismo e del comportamento inappropriato sul luogo di lavoro, il che potrebbe includere la gestione dei conflitti interpersonali. Per prevenire e gestire questi conflitti, la SA8000 suggerisce alcune misure che le organizzazioni possono adottare, tra cui:
- adozione di politiche di non discriminazione e di rispetto, promuovendo un clima di lavoro positivo e inclusivo;
- formazione dei dipendenti sui conflitti e le relazioni interpersonali che può aiutare a prevenire i conflitti e a sviluppare la capacità dei lavoratori di risolverli in modo efficace;
- creazione di canali di segnalazione sicuri e confidenziali, come hotline o caselle di posta elettronica, per segnalare comportamenti inappropriati o conflitti;
- sviluppo di procedure formali e trasparenti per la gestione dei conflitti, che possano essere utilizzate dai lavoratori per risolvere i conflitti in modo rapido ed equo.
In generale, la SA8000 considera i conflitti come un problema serio che deve essere prevenuto e gestito adeguatamente dalle organizzazioni certificate. Ciò è importante per garantire un ambiente di lavoro sano e rispettoso per tutti i lavoratori.
La norma ISO 30415 fornisce linee guida su come le organizzazioni possono sviluppare, implementare e mantenere politiche, procedure e pratiche per promuovere la diversità, l'inclusione e l'equità nei loro ambienti di lavoro
Sebbene la norma non affronti specificamente la gestione dei conflitti interni alle organizzazioni, essa riconosce l'importanza della gestione dei conflitti per creare un ambiente di lavoro inclusivo ed equo. La norma sottolinea che le organizzazioni dovrebbero sviluppare e implementare procedure per gestire i conflitti interni e le lamentele, e per garantire che tali procedure siano accessibili e trasparenti per tutti i membri dell'organizzazione.
Inoltre, la norma riconosce l'importanza di una cultura organizzativa che promuova la trasparenza, la responsabilità e la comunicazione aperta. Ciò può aiutare a prevenire i conflitti e a risolvere i problemi in modo rapido ed efficace quando si verificano.
Le norme citate richiedono l'impegno dell'organizzazione nel garantire la qualità delle relazioni interne, tuttavia non sembra esservi una sufficiente distinzione fra relazioni formali e informali, abbracciando soprattutto le controversie di lavoro (che sono altra cosa rispetto ai conflitti in ambito lavorativo) o i conflitti di tipo organizzativo o di ruolo.
Il focus della certificazione CPO sulle relazioni informali e dunque sui conflitti di tipo relazionale o di personalità (senza tuttavia escludere anche quelli di tipo organizzativo o di ruolo) permette di disegnare uno schema di interventi organizzativi e di people management efficace al fine del raggiungimento di un clima interno positivo, collaborativo e di tutela del singolo.

Lighthouse Worldwide Certification
La missione di LHWC è quella di certificare competenze, prodotti e servizi in conformità a disciplinari predefiniti e alle migliori prassi di settore, anche in ambiti non ancora codificati.
LHWC garantisce l'affidabilità e l'integrità dei propri processi di certificazione attraverso l'utilizzo di tecnologie innovative, come la blockchain e l'intelligenza artificiale, che garantiscono verifiche indipendenti, l'immodificabilità dei dati e la massima stabilità e trasparenza dei processi di certificazione e della gestione dei registri, assicurando e infondendo fiducia agli stakeholders.
LHWC è un ente svizzero ed è sinonimo di rigore, professionalità ed equilibrio nelle decisioni.
Intervista a Luca Frigerio
Qual è il mercato di riferimento di LHWC?
LHWC si rivolge sia a persone giuridiche sia a persone fisiche che necessitano di veder certificate le loro organizzazioni o competenze.
Quali certificazioni offre LHWC?
Accanto alle certificazioni normate da standard internazionali come per esempio la UNI EN ISO 9001:2015 o la UNI EN ISO 14001:2015, LHWC è specializzata nelle certificazioni normate da disciplinari o regolamenti proprietari sviluppati per certificare le organizzazioni o le persone in relazione a specifici temi come ad esempio le competenze dei Risk Manager europei, dei manager che gestiscono l'organizzazione di controllo e sicurezza delle aziende e degli auditor per l'effettuazione degli audit in relazione alla norma UNI EN ISO 19001.
La certificazione Conflict-Positive Organization completa l'offerta per le organizzazioni che vogliono vedersi certificate in relazione ad un tema strategico nella gestione dei rapporti interni ma anche nei rapporti con tutti gli stakeholder.
Secondo l'esperienza di LHWC come considerate il protocollo Conflict-Positive Organization?
Si tratta di un protocollo articolato e molto puntuale che mira a stabilire le rispondenze di un'organizzazione alla necessità di gestire i conflitti. È una certificazione innovativa che risponde ad un'esigenza molto diffusa da parte di aziende o enti di dimostrare che la propria sensibilità verso un tema così importante sia riconosciuta da un ente terzo indipendente. È certamente una certificazione molto moderna.
Intervista a Alessandra Grassi
Accademiadr è un organismo di mediazione esperto nella gestione delle controversie, per la certificazione del conflict management gioca in casa…
Il fatto di essere un organismo di mediazione non ci mette automaticamente al riparo dal rischio di non riuscire a gestire gli eventuali conflitti aziendali interni! Un conto è gestire le controversie commerciali tra soggetti terzi seguendo una procedura normata, un altro è essere dotati di un sistema di gestione delle controversie interno all'organizzazione stessa.
Qual è l'aspetto che più ha apprezzato dell'approccio di audit di LHWC?
Ho molto apprezzato l'approccio strutturato, il progetto di assessment con una ben definita metodologia con fasi, attività e risorse ben chiare con lo scopo di raccogliere, analizzare e valutare tutti gli elementi utili per supportare l'azienda nella definizione della migliore road map per l'ottenimento della certificazione.
Quale valore ha per AccademiADR la certificazione CPO?
La certificazione CPO è molto importante per la mia Organizzazione!È un segnale importante per i nostri clienti: gestiamo bene i loro conflitti perché sappiamo ben gestire anche i nostri! Non solo parole ma fatti! I nostri professionisti non "fanno" i mediatori, ma "sono" mediatori" e questo ci porta ad adottare un approccio di gestione dei conflitti in ogni ambito delle nostre vite professionali e personali, e questa certificazione ne è la prova!
Come ottenere la certificazione
COMPLETA L'ASSESSMENT
Per ottenere la certificazione secondo il Protocollo Conflict-Positive Organization è necessario svolgere un assessment preliminare che potrà essere condotto autonomamente dall'organizzazione (previo completamento della specifica formazione da parte di un suo manager incaricato) o da un consulente esterno accreditato.
INTEGRA I REQUISITI
All'esito dell'assessment può essere necessario migliorare alcune pratiche interne, completare il piano formativo, dotarsi di alcuni strumenti di gestione delle risorse umane, ecc..
Quando tutto è pronto si può avviare l'iter di certificazione presentando la domanda a LHWC..
CHIEDI LA CERTIFICAZIONE
L'ultima fase del percorso prevede l'audit da parte dell'ente certificatore secondo lo specifico Regolamento pubblicato sul sito di LHWC.
All'esito positivo della valutazione è rilasciato l'attestato che autorizza anche l'uso del marchio.