PEOPLE
La collaborazione e la condivisione della conoscenza
sono le chiavi del progresso
ma solo una società nella quale le persone
hanno relazioni soddisfacenti le può realizzare.

L'assessment e il protocollo di certificazione Conflict-Positive Organization sono nati dall'esigenza di stimolare e dare visibilità esterna alle politiche virtuose di conflict management organizzativo.
Sono stati messi a punto da Eugenio Vignali, Fabio Carlo Ferrari e Simone Stefani insieme a professionisti della gestione delle risorse umane, dell'organizzazione aziendale, della gestione dei conflitti personali e organizzativi, in collaborazione con LHWC, ente di certificazione svizzero.
LA VISION
Una società può prosperare solo se le persone che ne fanno parte hanno relazioni nutrienti e sanno affrontare le inevitabili differenze con approccio collaborativo nel riconoscimento che "si vince di più quando si vince tutti".
LA MISSION
Stimolare e valorizzare l'adozione di pratiche organizzative di gestione dei conflitti interni ispirate ai valori del conflict-positive management.
I VALORI
L'essere umano è al centro di ogni processo, sociale o economico, per cui offrire un servizio significa dimostrare RISPETTO, FIDUCIA, RICONOSCIMENTO, EMPATIA, SUPPORTO, ACCOGLIENZA, ASCOLTO ed agire con INTEGRITÀ, ONESTÀ, RESPONSABILITÀ, AFFIDABILITÀ, IMPEGNO e PASSIONE.

EUGENIO VIGNALI
Consulente di direzione, conflict manager, formatore, mediatore civile e commerciale.

FABIO CARLO FERRARI
Consulente di organizzazione aziendale, mobility manager, formatore e mediatore penale e civile.

SIMONE STEFANI
HR e innovation senior manager, formatore, mediatore penale, civile e commerciale.

Convenzione fra Aleteia e Manager Italia
Firenze, giovedì 30 marzo 2023. Promuovere una nuova cultura aziendale che migliori le relazioni interpersonali e l'organizzazione dei luoghi di lavoro favorendo un clima di benessere individuale e di welfare all'interno della comunità economica e produttiva. Questo l'obbiettivo del protocollo di collaborazione firmato oggi dal presidente di Manageritalia Toscana Riccardo Rapezzi e quello di ALETEIA – ETS, Simone Stefani.
"Questa collaborazione – spiega Riccardo Rapezzi, presidente Manageritalia Toscana – è un ulteriore passo della nostra Associazione verso l'obiettivo di supportare, attraverso i manager associati sul territorio toscano, una trasformazione del lavoro volta a portare produttività e benessere in azienda nonché a modificare radicalmente i modelli organizzativi e di gestione delle risorse umane. Chi se non i manager che guidano le aziende possono sviluppare una nuova cultura e iniziative volte a portare questi cambiamenti non solo nella propria azienda ma anche in tutte le organizzazioni del nostro territorio"
"Siamo molto soddisfatti di poter collaborare con Manageritalia Toscana che ha dimostrato una grande sensibilità sul tema del benessere e della qualità della vita aziendale, in accordo con la prospettiva della nostra mission – dichiara Simone Stefani, presidente di Aleteia - che pone al centro il miglioramento delle relazioni e della vivibilità, considerando che produttività e benessere aziendale sono direttamente collegate alla qualità delle relazioni interne"
Al centro dell'accordo, sottoscritto questa mattina, il Protocollo di Certificazione della policy di conflict management delle organizzazioni denominato Conflict-Positive Organization (CPO), che garantisce standard minimi di qualità di gestione delle risorse umane, basati sui principi del Conflict-Positive Management e rappresenta uno strumento di innovazione sociale e di sostenibilità elaborato da un gruppo di professionisti in collaborazione con LHWC, ente di certificazione svizzero che opera in Italia.
Manageritalia Toscana promuoverà presso tutti i suoi associati i principi e gli standard qualitativi indicati dal protocollo, affiancata dal lavoro dell'Associazione ALETEIA – ETS, realtà che negli anni si è distinta per svolgere attività di consulenza e formazione sulla certificazione di Conflict-Positive Organization (CPO).

I BENEFICI DEL CONFLICT-POSITIVE MANAGEMENT PER LA REPUTAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE
I benefici derivanti dall'introduzione di procedure interne di gestione delle crisi nelle relazioni trovano riscontro sia nel conto economico, con la riduzione dei costi diretti e indiretti dei conflitti, sia fuori bilancio con l'aumento di valore dei cosiddetti asset intangibili.
Fra questi innanzitutto quelli collegati alle persone, quali, ad esempio, la motivazione e l'engagement dei dipendenti, la qualità della comunicazione e della collaborazione, la capacità di risposta al cambiamento, il livello di condivisione della vision e della mission, la qualità del clima interno, ecc.., e quelli che riflettono l'apprezzamento dell'ente da parte degli stakeholder esterni, quali, ad esempio, la capacità di attrarre talenti e, più in generale, la reputazione dell'organizzazione.
Tratto da E. Vignali, Il capitale umano alla sfida dei conflitti: il conflict-positive management. Reputazioni (2022). J. Casini e D. Ippolito ed. BOOK4BUSINESS

